
Da attività come quelle del Cuamm arriva “un messaggio di esortazione, una preziosa provocazione: tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia collaborazione”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all’annual meeting 2025 dei Medici con l’Africa – Cuamm a Padova, dove è stato accolto con un lungo applauso.
“Il futuro dei due continenti è sempre di più fortemente connesso: il Piano Mattei è un avanzamento del percorso verso” maggiore “coinvolgimento e collaborazione”, ha detto Mattarella, sottolineando che è “importante in questi giorni la presenza italiana al G20 di Johannesburg e alla conferenza in Angola Ue-Africa”.
Il capo dello Stato poi ha reso omaggio all’attività dell’associazione, che oggi celebra i 75 anni di attività: non esisteva “in Italia un quadro normativo degli enti di cooperazione internazionale. Il Cuamm si è fatto pioniere: nel 1954 sono partiti i medici, la sfida era alta e il progetto ambizioso e difficile. L’energia, la tenacia, l’intelligenza di una figura eccezionale come quella di don Luigi Mazzucato ha reso possibile e sviluppato sempre di più il sogno”. E nel progresso dell’Africa “ogni passo in avanti è stato intravisto e anticipato dalla generosità dei medici del Cuamm, degli operatori e dei sostenitori. Un ponte di enorme valore”. Il Cuamm, ha concluso Mattarella, “è stato apripista, la solidarietà genera fiducia: è l’antidoto alla rassegnazione delle differenze. Fu Aldo Moro a firmare il decreto con cui il Cuamm veniva riconosciuta come prima Ong italiana in ambito sanitario. Da giovane aveva scritto che il destino dell’uomo è di avere perpetuamente fame e sete di giustizia. Questo insegnano gli uomini e le donne del Cuamm”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Comments