
Borse europee fiacche, dopo la spinta propulsiva dell’accorso Usa-Cina sui dazi e le aspettative per l’incontro Trump Xi Jinping. I mercati hanno ormai archiviato l’entusiasmo della vigilia ed ora si preparano ai risultati di alcune trimestrali ed alle decisioni della Fed sui tassi. Sul fronte valutario il dollaro si indebolisce sulle principali valute con l’euro che sale a 1,1656 sul biglietto verde.
L’indice stoxx 600 cede lo 0,3%. Seduta in calo per Parigi (-0,21%) e Francoforte (-0,18%). Poco mosse Londra (+0,01%) e Madrid (+0,04%). I principali listini sono appesantiti dall’energia (-0,7%), con il prezzo del petrolio in flessione.
Il Wti scende dell’1,5% a 60,30 dollari al barile. Il Brent cede l’1,6% a 64,58 dollari. Sul fronte azionario in calo anche il comparto farmaceutico (-0,6%) dove scivola Novartis (-3,5%) dopo i conti del terzo trimestre. Poco mosse le banche (+0,06%) con il netto calo di Bnp Paribas (-3,1%), che sconta gli accantonamenti sui prestiti. In rialzo le utility (+0,2%), in linea con il prezzo del gas che sale dello 0,7% a 31,63 euro al megawattora.
In vista delle banche le centrali i rendimenti dei titoli di Stato sono stabili. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 78 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,39% e quello tedesco al 2,61%. In questo contesto scendono le quotazioni dell’oro. Il prezzo registra una flessione del 3,2% a 3.905 dollari l’oncia.
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