
“Li chiameremo assistenti di quartiere. Saranno formati dalla Regione. Rappresentano una soluzione innovativa per soddisfare le nuove esigenze sociali di anziani e soggetti non totalmente autosufficienti. Reperibili sempre, vicini, operativi, flessibili”. Lo ha annunciato sui social e con una intervista sul Gazzettino, il presidente del Veneto Alberto Stefani.
“Ogni giorno – scrive Stefani sul proprio profilo Facebook – assicureranno una serie di servizi primari fondamentali in condivisione tra più utenti (riducendo quindi drasticamente i costi in capo alle famiglie), in collaborazione con famiglie, associazioni e operatori socio-sanitari esistenti. Sfrutteranno anche gli strumenti di monitoraggio che la tecnologia mette a disposizione e si adopereranno per garantire accessi prolungati e ripetuti durante l’arco della giornata. Sono figure che abbiamo individuato prendendo spunto da due esperienze concrete: quella del ‘community care’ in Giappone e degli ‘hub tecnologici’ in Svezia. Obiettivo: che la nostra Comunità sia sempre più vicina alle esigenze delle persone anziane o parzialmente non autosufficienti. E non lasci indietro nessuno”.
Il progetto è quello di garantire la formazione, prevedere un apposito albo, dare la possibilità di accesso a strumenti anche di monitoraggio da remoto restando in contatto con gli Ambiti Territoriali Sociali (Ats).
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