A ieri i casi autoctoni di virus chikungunya registrati nel veronese siano 62, di cui 50 confermati. Lo rileva il Bollettino regionale “Sorveglianza delle malattie trasmesse da vettore”. Le aree maggiormente interessate risultano essere i Comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Cariano. Proseguono senza interruzioni le attività di prevenzione secondo le indicazioni regionali, con l’avvio di interventi di disinfestazione mirati e azioni porta a porta nei territori interessati, al fine di contenere la presenza di zanzare e tutelare la salute della comunità. Nessun paziente è allo stato attuale ricoverato.
    Si ricorda che la chikungunya non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes infette. È importante mantenere comportamenti di prevenzione per ridurre il rischio di punture di zanzara, come l’uso di repellenti cutanei anche durante il giorno, l’installazione di zanzariere alle finestre e porte e l’eliminazione delle raccolte di acqua stagnante dove le zanzare possono riprodursi.
    Il Bollettino riporta anche i casi autoctoni di West Nile e di TBE. Dall’inizio della stagione vettoriale, sono stati registrati 89 casi di febbre da west nile di cui 54 casi confermati e 35 casi di malattia neuroinvasiva di cui 31 confermati. Per quanto riguarda l’encefalite virale da zecca i casi registrati sono 19 di cui 12 confermati e infine 8 casi confermati di Toscana virus. Per quanto riguarda le arbovirosi d’importazione, sono stati notificati 29 casi di Dengue, di cui 27 confermati e 7 casi confermati importati di Chikungunya.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

L’articolo originale lo trovi cliccando qui