Il progetto dell’università di Verona “Peace, Precision Evidence based psychological Aid for Children in Emergency” è stato selezionato per un finanziamento europeo da un milione e 844mila euro. Si tratta di un progetto di ricerca innovativo, che durerà 5 anni, dedicato al supporto psicologico dei bambini e degli adolescenti esposti a guerre e crisi umanitarie.
    Il riconoscimento arriva nell’ambito degli Erc Consolidator Grants, tra i più prestigiosi e competitivi finanziamenti della Commissione europea, destinati a ricercatori di riconosciuto valore per progetti di ricerca di eccellenza e ritenuti e particolarmente innovativi.
    Guidato da Marianna Purgato, docente di scienze delle professioni sanitarie nel dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, “Peace” nasce per affrontare una delle più urgenti problematiche umanitarie globali: il sostegno psicologico ai minori che vivono le conseguenze di conflitti armati, violazioni dei diritti umani, disastri naturali e condizioni di estrema povertà. In questi contesti, i bambini sono ad alto rischio di sviluppare disagio psicologico e disturbo da stress post-traumatico.
    “L’assegnazione di un Erc Consolidator Grant conferma la qualità della ricerca dell’università di Verona in ambito di salute mentale globale e la capacità di attrarre finanziamenti altamente competitivi”, ha dichiarato la rettrice Chiara Leardini. “Un riconoscimento – ha concluso – che non solo valorizza l’impegno di anni di lavoro della nostra ricercatrice e del suo team, ma porta l’Ateneo a svolgere un ruolo centrale nella definizione dei futuri standard internazionali del supporto psicologico nelle emergenze”.
   

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