(v. ‘Più turisti nei siti Unesco, il 10 verdetto…’delle 11.48) Le colline del Prosecco superiore di Conegliano e Valdobiaddene sono state riconosciute come patrimonio culturale materiale (World Heritage) dall’Unesco nel 2019. Le strutture turistiche nella zona del Prosecco Superiore sono aumentate, subito dopo il riconoscimento, dell’11% il primo anno e del 28% il secondo anno con un incremento dei posti letto del 9% il primo anno e del 20% nel secondo anno. A sei anni dal riconoscimento Unesco, le strutture turistiche sono aumentate del 45,4% e i posti letto del 35,4%. In paesaggi vitivinicoli di particolare pregio, assimilabili a quello del Prosecco Superiore, potenzialmente anche più noti al pubblico rispetto al sito veneto, ma privi del riconoscimento Unesco, l’incremento, nello stesso periodo, delle strutture turistiche è stato del 3% e dei posti letto dell’8,2%.
    L’effetto Unesco, in base ai primi risultati dello studio interdisciplinare su ‘Impatto economico dei riconoscimenti Unesco’ avviato nel 2023 dalla Cattedra Unesco dell’Università Unitelma Sapienza di Roma di cui è direttore Pier Luigi Petrillo, professore di Cultural heritage and food alla Luiss Guido Carli di Roma, si vede anche sui produttori di Prosecco, sugli addetti alle case spumantistiche e sulla forza lavoro complessivamente impiegata nei servizi per il turismo e il terziario. Il primo anno successivo al riconoscimento, le aziende sono aumentate del 16% e i lavoratori dell’11,4%, e, complessivamente, in sei anni dal riconoscimento, le aziende produttrici di Prosecco Superiore sono aumentate del 17,8% e i lavoratori addetti del 21,7%. Ugualmente in sei anni è aumentata in modo significativo anche la forza lavoro complessiva addetta sia ai servizi turistici che al terziario connesso segnando un +12,4%.
   

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