(dell’inviata
Alessandra
Magliaro)
C’è
Lady
Gaga
sul
red
carpet
della
Mostra
del
cinema
di
Venezia
e
non
ci
sono
rivali.
   
Tutta
l’area
rossa
intorno
al
Palazzo
del
cinema
è
affollata,
con
i
fan
che
si
sono
piazzati
dalle
8
di
questa
mattina:
un
ingorgo
che
ha
messo
a
seria
prova
la
sicurezza
anche
perché
la
star
ha
voluto
firmare
più
autografi
possibile
piuttosto
che
mettersi
in
posa.
Cappello
scultura
nero
come
l’abito
vaporoso,
con
un
effetto
disneyano
dark
da
villain
come
del
resto
nel
suo
ruolo
per
il
film,
accompagnata
dal
fidanzato
Michael
Polansky,
Lady
Gaga
è
stata
la
regina
della
premiere
di
Joker:
Folie
a
deux
di
Todd
Phillips,
secondo
capitolo
in
concorso
per
il
Leone
d’oro
a
Venezia
81
e
in
sala
dal
2
ottobre
con
Warner,
rubando
la
scena
al
fantastico
protagonista
Joaquin
Phoenix.
In
seconda
serata,
in
fascia
protetta
si
direbbe
in
televisione,
passa
in
concorso
Diva
Futura
con
la
regia
di
Giulia
Steigerwalt,
quarto
dei
cinque
italiani,
racconto
dell’avventura
di
Riccardo
Schicchi
e
della
sua
agenzia
di
attrici
porno
nell’Italia
degli
anni ’80.
Sul
red
carpet
accanto
ai
protagonisti,
guidati
da
Pietro
Castellitto
nel
ruolo
del
fotografo,
produttore,
visionario
creatore
di
icone,
sono
attese
due
dive
di
quell’epoca,
Ilona
Staller,
mitica
Cicciolina
e
Eva
Henger
che
di
Schicchi
è
stata
anche
moglie.
Terzo
film
oggi
in
gara
è
The
Quiet
Son
(Jouer
avec
le
feu)
di
Muriel
e
Delphine
Coulin,
in
sala
nel
2025
con
I
Wonder,
con
Vincent
Lindon
genitore
di
due
figli
adolescenti,
il
primo
che
sogna
la
Sorbona
ed
è
il
più
bravo
del
liceo,
il
secondo
che
non
ha
finito
la
scuola
e
imbocca
la
strada
sbagliata
unendosi
a
gruppi
di
estrema
destra:
un
crescendo
drammatico
che
pone
al
centro
il
ruolo
della
paternità,
dell’essere
genitore
oggi
e
la
facile
preda
di
ideologie
violente
che
possono
essere
i
giovani.
    “Un
film
necessario”
ha
detto
Lindon
auspicando “con
i
figli
dialogo
e
amore
sopra
ogni
cosa
e
zero
social”.
Joker
2
era
tra
i
più
attesi
di
tutta
Venezia
81
e
in
verità
di
tutta
la
stagione
cinematografica
in
ripartenza
dopo
l’estate,
un
sequel
oscuro
e
pieno
di
musica
sull’antieroe
folle
Arthur
Fleck
(Phoenix)
che
si
innamora
della
psicotica
bugiarda
Lee
(Lady
Gaga).
Il
primo
Joker
nel
2019
incantò,
premiato
con
il
Leone
a
Venezia
e
con
l’Oscar
a
Phoenix,
ora
si
riparte
dal
Lido
con
questo
comico
ignorato,
deriso
e
malato
di
mente,
spinto
alla
violenza
e
simbolo
dell’alienazione
della
società
americana
in
una
nuova
storia
strana
ambientata
nel
penitenziario
in
cui
l’anoressico
ex
joker
attende
il
verdetto
e
in
cui
il
musical
gioca
un
ruolo
da
protagonista
anche
grazie
a
reinterpretazioni
di
classici
di
Sinatra,
Steve
Wonder,
Judy
Garland
come
Get
Happy
e
For
Once
in
my
Life.
    “Il
primo
film
mi
ha
davvero
commosso
profondamente,
l’ho
amato
così
tanto”,
ha
detto
Lady
Gaga
in
conferenza
stampa,
definendo
la
performance
di
Phoenix
una
di
quelle
che “ha
alzato
il
livello”.
Entrambi
sul
set
hanno
cantato
dal
vivo. “Io
e
Phoenix
ci
ritroviamo
a
cantare
perché
è
un
modo
di
esprimere
quello
che
proviamo
per
cui
non
bastano
le
parole”,
ha
detto.
    “Non
so
perché
il
primo
abbia
avuto
tanto
successo.
Ognuno
ha
la
sua
opinione:
c’è
chi
lo
ha
amato
per
la
sua
derivazione
dall’animazione
e
altri
perché
rappresentava
il
presente.
C’è
anche
chi
mi
ha
accusato
di
nichilismo”,
ha
detto
il
regista.
   
Al
centro
di
Diva
Futura
invece
c’è
la
storia
di
un
sogno,
figlio
dell’amore
libero
degli
anni ’70,
il
genio
imprenditoriale
di
Schicchi,
una
visione
nuova
che
rompeva
i
tabù
di
allora
sul
sesso
e
intuizioni
comunicative
geniali
che
lanciarono
attrici
porno,
ospiti
in
tv
dei
programmi
di
Maurizio
Costanzo
ed
Enzo
Biagi,
sdoganando
il
tema
della
sessualità,
aprendo
la
via
ad
un
porno
italiano
che
il
film
vuole
raccontare
molto
diverso
dai
canoni
commerciali,
violenti
e
degradanti
degli
anni
successivi.
Pietro
Castellitto
ha
detto
di
Schicchi
che “le
persone
che
ho
incontrato
e
che
lo
hanno
conosciuto
direttamente
tendono
a
tenere
in
vita
il
suo
ricordo,
legato
a
quegli
anni ’80
come
al
periodo
più
avventuroso
della
loro
vita
perché
era
uno
che
ti
portava
verso
l’avventura”.
Alle
proiezioni
si
ride,
anche
perché
l’avventura
di
Schicchi, “così
improvvisata,
caciarona,
cialtrona
era
associata
ad
una
leggerezza,
ad
un
divertimento
ed
era
ovviamente
solo
un
lato
della
medaglia”.
Invita
Castellitto “a
guardare
l’umanità
dietro
il
personaggio
pubblico,
Schicchi
non
aveva
tradito
il
suo
profondo,
quel
bambino
che
con
il
binocolo
spiava
la
dirimpettaia.
Diva
Futura
è
un
film
su
un’epoca
incredibile
e
su
un
uomo
che
è
riuscito
a
fare
la
vita
che
voleva
fare,
è
qualcosa
di
poetico
e
potente”.
   
La
regista
Steigerwalt,
al
secondo
film
dopo
il
premiato
Settembre
non
crede
possa
scandalizzare. “La
visione
di
sessualità
era
priva
di
pudore,
un’intenzione
rivoluzionaria
per
il
costume
italiano,
che
poi
ha
portato
a
qualcosa
di
opposto
e
anche
di
estremamente
violento
contro
le
donne.
Non
era
quella
la
visione
di
Schicchi,
ma
ha
dato
origine
a
quello
che
è
successo
dopo
e
oggi
non
se
parla:
la
pornografia
ha
una
diffusione
di
massa,
l’età
di
accesso
si
è
abbassata
a
12
anni
ed
è
per
la
maggior
parte
violenta
contro
le
donne.
Vorrei
che
questo
film
aprisse
una
discussione
su
questo,
mi
spaventa
l’educazione
silente
alla
sessualità
che
passa
dalla
pornografia
violenta”.
   

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