
Sono 211 i comuni “ricicloni” del Veneto, ossia quelli con rifiuto urbano residuo inferiore a 80 chilogrammi per abitante, e 92 i “rifiuti free” (sotto i 75 kg per abitante), per un totale di 303 su 560, otto in meno rispetto al 2023. La classifica è stata presentata oggi a Este (Padova) nel corso della decima edizione di Ecoforum Veneto.
La causa è da ricondurre anche all’aumento della produzione dei rifiuti pro capite, che nel 2024 ha visto un +3,1% rispetto all’anno precedente con 459 kg di rifiuti per abitante equivalente.
I comuni più abili nella gestione dei rifiuti sono i più piccoli: con meno di 5.000 residenti primo è Possagno (Treviso) con 53 kg pro capite (differenziata al 93%), poi Colle Umberto (Treviso) con 54 e Revine Lago (Treviso) con 56. Il primo comune non trevigiano in classifica è Ponte nelle Alpi (Belluno), 12/o con 60 chili; i primi 40 posti della classifica, meno tre, sono tutti del trevigiano.
Per quanto riguarda i Consigli di bacino, anche quest’anno il podio vede i due trevigiani, Sinistra e Destra Piave, a vicinanza ravvicinata: rispettivamente 72 e 74 chili pro capite e 89% e 90% di differenziata. Al terzo posto il Consiglio di bacino di Belluno con 104 kg e l’86% di differenziata; ultimo Verona Città con 257 kg e il 57% di differenziata. La media è di 139 kg e il 78% di raccolta differenziata.
Mareno di Piave (Treviso) guida la classifica dei comuni con popolazione tra i 5 e 15mila abitanti con 49 kg di rifiuto smaltito ed il 91% di differenziata; Vedelago (Treviso) resta il miglior comune sopra i 15mila abitanti, con 59 kg pro-capite ed il 90% di differenziata. Tra i capoluoghi di provincia solo Treviso e Belluno raggiungono gli obiettivi di Piano, rispettivamente con 87 kg (87% di differenziata) e 93 kg pro capite di rifiuti (86% differenziata). La classifica generale vede nella top ten solo territori del trevigiano: il podio è composto da Mareno di Piave, Possagno e Salgareda.
Diminuiscono da quattro a tre i comuni “bidone nero”: Ferrara di Monte Baldo (Verona) migliora dal 30,6% al 59%. Restano basse le performance di Erbezzo (Verona) con il 23,4%, Sant’Anna di Alfaedo (Verona) con 45,1%, Valli del Pasubio (Vicenza) con 49,2%.
Anche quest’anno il rapporto dedica una riflessione a parte per i comuni ad alta pressione turistica, con oltre un milione di presenze all’anno. Si conferma al primo posto Abano Terme (Padova), con il 78% di riciclo, seguito anche quest’anno da Cavallino-Treporti (Venezia) con il 76%, terzo Bardolino (Verona) con il 72%.
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