L’ex assessore comunale di Venezia Renato Boraso esce definitivamente dal processo scaturito dall’inchiesta cosiddetta ‘Palude’, che nel luglio del 2024 ha scosso Ca’ Farsetti, sede dell’amministrazione lagunare. La gup Claudia Ardita ha ratificato oggi un ulteriore patteggiamento a 10 mesi, in continuazione con il precedente a 3 anni e 10 mesi, per un totale di 4 anni e 8 mesi.
    Il nuovo accordo raggiunto con i pm Federica Baccaglini e Roberto Terzo riguarda in particolare le accuse di turbativa d’asta, rimaste fuori dall’ordinanza di custodia cautelare, e il caso della presunta corruzione sulla vendita di palazzo Poerio Papadopoli di Venezia. L’ex assessore, difeso dal legale Umberto Pauro, era stato arrestato nel luglio di due anni fa e successivamente posto agli arresti domiciliari, revocati lo scorso novembre.
    La giudice di Venezia ha ratificato anche i patteggiamenti proposti, tra gli altri, da Carlotta Gislon e dalla sua società, la Mafra srl, dal dipendente comunale Gianroberto Licori e dagli imprenditori Nievo Benetazzo e Jacopo Da Lio.
   

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