
Proponevano investimenti ad alto rendimento in Romania a clienti, molti in situazioni di crisi finanziaria o che avevano perso la casa durante l’alluvione, sfruttandone dunque la debolezza economica, ma era tutta una truffa. Per questo tre persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Ravenna che ha dato esecuzione a tre provvedimenti cautelari emessi dal gip Corrado Schiaretti. Si tratta di un professionista trevigiano, finito in carcere, e di due ravennati posti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e contestuale sequestro preventivo dei profitti illeciti. Dovranno rispondere di truffa e abusivismo finanziario in relazione a investimenti ad alto rendimento per oltre 100 milioni. Sequestro di circa un milione.
Le misure sono arrivate nell’ambito di indagini coordinate dai Pm Daniele Barberini e Monica Gargiulo iniziate anche avvalendosi del contenuto di alcuni servizi giornalistici che stavano ponendo in luce una serie di possibili truffe organizzate dai due professionisti ravennati: nell’ambito della gestione di un centro elaborazioni dati che si occupava di adempimenti fiscali, per l’accusa i due proponevano ai propri clienti soluzioni finanziarie destinate a progetti di investimento con il conseguimento di elevate rendite in Romania.
Le indagini del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna, sono state sviluppate tramite la ricerca e l’ascolto delle numerose vittime, perquisizioni nel centro di elaborazione dati e nelle abitazioni degli indagati.
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