Si chiama “Casa Verona” lo spazio che ospiterà incontri con atleti, eventi, visioni delle gare e mostre dedicate allo sport, accompagnando la città scaligera verso le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026, per poi mantenerne e valorizzarne l’eredità.
    L’area, destinata a diventare in futuro la “casa” dello sport veronese, è stata realizzata riattivando l’Edificio 20 all’interno dell’ex Arsenale cittadino dopo anni di inutilizzo, e punta a diventare una delle eredità olimpiche della città.
    Al taglio del nastro è intervenuta Deborah Compagnoni, tre ori e un argento alle Olimpiadi invernali, ora Ambassador dei Giochi di Milano-Cortina. “Casa Verona nasce come spazio riattivato – ha spiegato il sindaco Damiano Tommasi – all’Arsenale dopo anni di inattività e vuole diventare una delle eredità olimpiche della città. L’Arsenale, che completerà la riqualificazione del parco interno entro il 2026, punta a trasformarsi da ex struttura militare a luogo di incontro e relazione, vicino al centro e capace di diventare una nuova meta cittadina. Le Olimpiadi rappresentano anche l’occasione per richiamare il valore della tregua olimpica e promuovere la pace, anche in un contesto complesso come quello delle Paralimpiadi con il ritorno di Russia e Bielorussia. Verona sarà pronta a vivere questo evento, che porterà un’atmosfera speciale in città, e Casa Verona – ha concluso – vuole essere il luogo dove raccogliere le emozioni e le storie degli atleti che renderanno unica questa esperienza”.
    Ad aprire la cerimonia d’inaugurazione una video-intervista di Elia Viviani, ciclista veronese che ha chiuso la carriera conquistando la medaglia d’oro nella prova di Eliminazione ai Mondiali di ciclismo su pista di Santiago del Cile.
   

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