
“In questi giorni si sono intersecate vicende contraddittorie. Innanzitutto la gratificazione immensa di essere nominata direttore musicale di una delle Fondazioni Liriche più importanti d’Italia. Che soddisfazione e quanta responsabilità. A margine di tale notizia, ho letto anche alcune polemiche che non posso e non voglio commentare, pure se ritengo ingiustificate alcune critiche che definirei ad altri contesti destinate”. Lo afferma Beatrice Venezi, in una lettera alla direttrice del Festival delle Idee, Marilisa Capuano, nella quale spiega che non andrà all’incontro previsto l’1 ottobre alle 20.00 al Museo M9 di Mestre per evitare “sterili polemiche”.
“Credo che sarebbe sbagliato in un momento così delicato se una parola male interpretata o un qualsiasi altro evento non previsto, potesse suonare a mo’ di provocazione o come stimolo per nuove polemiche o come parola dal sen fuggita”, scrive Venezi, al centro di accese polemiche in questi giorni per la sua nomina a direttrice musicale del Teatro La Fenice, rinviando l’incontro del Festival delle Idee.
“Inoltre, e non ultimo, non vorrei assolutamente che il tuo pregiato Festival, da prato fiorito di idee costruttive, si trasformasse in una polverosa arena della sterile polemica -sottolinea Venezi -. Avevo accettato con gioia l’idea di partecipare al Festival delle Idee per parlare di musica e soprattutto di quanto essa debba diventare uno dei pilastri per la costruzione della civiltà del Bello, del Giusto e del Vero.
Perché senza musica non si può vivere. E poi ci sarebbe da ripensare agli spazi per la musica e agli spazi e alle persone da coinvolgere per un grande progetto di formazione dei giovani e dei giovanissimi alla musica” sottolinea Venezi.
“Noi di Lucca quando si tratta di battagliare siamo sempre in testa, lo sanno tutti, ma in questo caso si tratta di avere grande rispetto per le Istituzioni e per le persone coinvolte, in primis il Sovrintendente Colabianchi che colgo l’occasione per ringraziare vista la fiducia che ripone nelle mie qualità, il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il Presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, il Consiglio di indirizzo della Fenice e poi tutti i professori d’orchestra e i lavoratori del Teatro”, afferma nella lettera.
Dunque, conclude la direttrice d’orchestra, “chiedo venia a tutti – e chiunque anche solo di sfuggita mi conosca sa quanto sono dispiaciuta e sincera – se mi sento costretta a rinviare l’incontro con gli amici di Mestre e con te che hai avuto la meravigliosa idea di invitarmi. Sarà presto, lo spero con forza, e avverrà con serenità e serietà, qualità che si addicono alla musica e alla buona educazione”. L’incontro, comunicano gli organizzatori, è rinviato a gennaio 2026.
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